Descrizione

PIERO DRY GIN

Un gin esclusivo

Un gin intenso, ricco di storia ma creato per essere equilibrato e morbido, ideale per completare qualsiasi cocktail.

Gustato in purezza mostra tutto il suo carattere e trova la sua più alta espressione.

Dopo ripetute prove e sperimentazioni con più di 30 piante diverse, alla ricerca del distillatore ideale, la miscela si è materializzata su 6 differenti botanici, dalla mistura alcolica perfetta: un’esperienza sensoriale per un nuovo incredibile sapore.

 

Botanici

 

Informazioni tecniche

Metodo: London Dry

Provenienza: Italia

Distilleria: Enrico Toro (Abruzzo)

Quantità: 700 ml

Gradazione: 42 %

 

Note di degustazione

Al naso è netta la sensazione del ginepro, seguita da un’accentuata nota speziata, con un leggero sentore balsamico.

Il palato conferma la predominanza del ginepro, a cui fanno da contrappunto note calde e avvolgenti della maggiorana che incontra il cardamomo e lo zenzero.

Nel finale emerge un gusto ricco, persistente e resinoso, con un retrogusto tendente al dolce dato dall’ingrediente segreto.

 

Tecnica di distillazione

Attenta selezione delle materie prime: ginepro di primissima qualità, bucce secche di arancia dolce, maggiorana, cardamomo, zenzero, l’ingrediente segreto dalla nota floreale.

Dosate e miscelate per essere messe in infusione idroalcolica a circa 60 gradi, in apposito apparecchio di distillazione dotato di cestello per contenere le sostanze vegetali.

Trascorso un tempo di circa 2 giorni, si procede ad una lenta distillazione assaggiando attentamente e scartando alcune frazioni non idonee, raccogliendo esclusivamente il cuore del distillato.

Questa operazione richiede una lunga esperienza nel settore. A fine distillazione si procede al controllo analitico del distillato, gradazione alcolica e analisi organolettica.

Seguono vari dosaggi per definire la giusta quantità da utilizzare per un prodotto finito standard ed armonico, tarato a 42 gradi alcolici

Il prodotto finito verrà fatto riposare, filtrato e confezionato.

 

Produzione

La produzione di piccoli lotti, con l’aggiunta di botanici selezionati, ne esaltano la freschezza e gli aromi intensi: la dolcezza dell’arancia, l’amaro del ginepro, lo speziato del cardamomo, la piccantezza dello zenzero e la nota floreale data dall’ingrediente segreto.

Perché ogni vera ricetta ne custodisce uno.

Piero Dry Gin è in collaborazione con la Distilleria Enrico Toro (Abruzzo) e il suo mastro distillatore Enzo.

 

Riconoscimenti

Piero Dry Gin è salito sul podio all’International Wine and Spirit Competition di Londra, il più prestigioso concorso internazionale per vini e liquori, conquistando il secondo posto e «stregando» una commissione di esperti mondiali in rappresentanza di 30 Paesi.

 

Le Origini

“Una sera di Maggio stavo passeggiando lungo la Gran Via della capitale spagnola quando fui richiamato dalle luci blu e dall’arredamento minimal di un locale.

Era il 2008 e mi trovavo a Madrid per l’ennesimo viaggio di lavoro.

Entrato nel locale mi sedetti al bancone ad ammirare il bartender che con dedizione e creatività stava preparando una bevanda dall’altissimo senso estetico.

È lì che provai il mio primo Gin Tonic “Premium”.

Quell’esperienza cambiò la mia vita: da allora in ogni viaggio un gin bar da provare e una bottiglia di gin locale da acquistare”.

Nel 2018 la tesi di un MBA internazionale è proprio sulla creazione di un nuovo gin. Insieme a una collezione di centinaia di bottiglie, e il sogno di un miscelato perfetto, prende vita il gin Piero.

Infatti, l’intento è stato quello di creare un gin unico nel suo genere: ripetute prove e sperimentazioni con decine di piante diverse, alla ricerca del distillatore ideale nell’Italia meno conosciuta.

 

Un distillato di vita

Il gin Piero è innanzitutto Gianpiero: il fondatore.

Erede di personaggi da romanzo di Gabriel Garcia Marquez: viaggiatori, capitani di ventura, imprenditori visionari e manager passionari che dal Molise, la “regione che non c’è”, emigrano a Puerto la Cruz in Venezuela, a Buenos Aires in Argentina e nelle principali città d’Australia. Per poi tornare in Italia.

Il suo percorso continua nei mille viaggi di lavoro, in diversi Paesi, tra lo stile contemporaneo e hipster delle metropoli e la ricchezza delle città multietniche e interculturali, contaminando i gusti più esotici e indigeni.

Senza mai dimenticare l’amore per il bello, il design e l’estetica tipicamente italiani.